Differenza tra birre Ale e Lager: guida completa
Cosa sono le birre artigianali Ale e le Lager?
Nell’immenso albero genealogico della birra artigianale esistono due famiglie fondamentali da cui derivano la maggior parte degli stili moderni: le Ale e le Lager. Capire la differenza tra queste due categorie significa comprendere l’origine, il profilo aromatico e il carattere di quasi tutte le birre che conosciamo.
Un viaggio dalle origini fino agli stili contemporanei
Le prime forme di birra, risalenti al Neolitico in Europa e in Cina, erano bevande dense, torbide e simili a un porridge fermentato. Da quelle prime ricette primitive si è sviluppata, nel corso dei millenni, una sorprendente varietà di stili brassicoli.
Tra tutte le differenze che distinguono le birre nel mondo moderno, la più significativa resta quella tra Ale e Lager, vere capostipiti della produzione contemporanea.
Origine geografica delle due famiglie
Le Ale hanno le loro radici nel Regno Unito, dove rappresentano da sempre la categoria di riferimento. Le Lager invece sono nate in Germania, in particolare in Baviera, e sono oggi tra gli stili più bevuti al mondo.
Tipo di fermentazione: il fattore chiave
La principale differenza tra Ale e Lager riguarda la fermentazione e i lieviti impiegati:
Ale → Alta fermentazione
- Lievito: Saccharomyces cerevisiae
- Temperatura di lavoro: ambiente (18–22°C)
- Fermentazione: nella parte superiore del fermentatore
Le Ale sviluppano aromi più fruttati e floreali, grazie ai sottoprodotti aromatici che il lievito produce alle alte temperature. Dopo la fermentazione primaria, possono maturare in bottiglia o nei tradizionali cask.
Lager → Bassa fermentazione
- Lievito: Saccharomyces pastorianus
- Temperatura di lavoro: bassa (8–12°C)
- Fermentazione: nella parte inferiore del fermentatore
Il nome “lager” deriva dal tedesco “conservare”: queste birre maturano a freddo per diverse settimane, diventando particolarmente pulite, morbide e limpide.
Aspetto delle birre
La fermentazione influisce anche sull’aspetto:
Ale → spesso più torbide e opache
Lager → più limpide, brillanti e cristalline
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il colore non distingue Ale e Lager: entrambe le famiglie possono andare dal giallo paglierino al nero intenso.
Profilo aromatico e gustativo
Le Ale
Le alte temperature portano a un’aromaticità ricca e complessa: note fruttate, floreali, speziate, profilo più “caldo” e più variabile. Sono birre spesso più espressive e caratteriali.
Le Lager
Le basse temperature riducono la produzione di esteri aromatici: queste birre risultano più pulite, asciutte e dirette. La parte aromatica deriva soprattutto dai malti e dai luppoli, spesso con note erbacee e speziate tipiche delle varietà tedesche.
Pregiudizi sulle Lager
Un pregiudizio diffuso è considerare le Lager come birre semplici, standardizzate o prive di carattere. Questo deriva dal fatto che l’industria produce principalmente Lager, spesso pastorizzate e microfiltrate per esigenze logistiche.
In realtà, una Lager artigianale prodotta senza pastorizzazione né microfiltrazione può essere ricca di aromi delicati, eleganti e pieni di sfumature: un vero banco di prova per il birraio.
Principali stili appartenenti alle due famiglie
Stili Ale
Dalla tradizione inglese derivano: Amber Ale, APA, Barley Wine, Bière de Garde, Bitter, Brown Ale, IPA, NEIPA, Mild Ale, Old Ale, IGA (Italian Grape Ale), Porter, Stout e molte altre varianti.
Stili Lager
Da quelle tedesche invece discendono: Bock, Dunkel, Export, Helles, Kellerbier, Märzen, Pilsner, Italian Pils, Rauchbier, Schwarzbier e Vienna Lager.
Questa classificazione non pretende di essere una scienza esatta: serve a comprendere le caratteristiche comuni e le origini condivise degli stili.
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