Cos’è una Kölsch?
La Kölsch è una birra chiara, fresca e molto beverina originaria della città di Colonia (Köln), in Germania. È uno stile unico perché unisce tecniche tipiche delle birre Ale (alta fermentazione) con una maturazione a freddo che ricorda quella delle Lager.
Il risultato è una birra dal profilo pulito, delicatamente fruttato e con un finale secco e scorrevole: una delle birre più iconiche e amate della tradizione tedesca.
Perché il nome “Kölsch” non si può usare liberamente
Pochi lo sanno, ma il termine “Kölsch” è legalmente protetto. Nel 1986 i birrifici di Colonia hanno siglato la Kölsch Konvention, un accordo che definisce lo stile e stabilisce che il nome può essere usato solo da birre:
- prodotte all’interno della città di Colonia,
- seguendo parametri precisi di fermentazione e maturazione.
Dal 1997 questa protezione è stata riconosciuta anche dall’Unione Europea, equiparando la Kölsch a un prodotto a Indicazione Geografica Protetta (simile a Champagne, Parmigiano Reggiano, ecc.).
Fuori da Colonia nessun birrificio può chiamare legalmente “Kölsch” la propria birra. All’estero si usano espressioni alternative come Kölsch-style Ale o German-style Ale.
Come si produce una Kölsch?
La Kölsch è una birra particolare perché unisce elementi da due mondi diversi.
Fermentazione Ale
- viene fermentata con lieviti ad alta fermentazione,
- a temperature tipiche delle Ale (18–22°C),
- sviluppa note fruttate leggere, spesso simili alla mela o alla pera.
Maturazione Lager
- dopo la fermentazione, la birra viene lagerizzata per settimane a bassa temperatura,
- questo processo la rende estremamente pulita e scorrevole,
- mitiga gli esteri prodotti in fermentazione.
Di fatto è un ponte tra i due grandi mondi birrari: la pulizia di una Lager con la vivacità di una Ale.
Kölsch e Lager: quali sono le differenze?
Sebbene una Kölsch possa sembrare “quasi una Lager”, ci sono differenze fondamentali.
| Kölsch | Lager |
|---|---|
| Fermentazione: alta (ceppo Ale) | Fermentazione: bassa (ceppo Lager) |
| Note fruttate leggere derivanti dal lievito | Profilo molto neutro, “crisp”, senza esteri |
| Maturazione a freddo ma più breve | Lunga lagerizzazione tradizionale |
| Corpo leggermente più morbido | Corpo molto snello e secco |
| Amaro delicato, solo bilanciante | Amaro da moderato a marcato, a seconda dello stile |
In sintesi: le Lager sono completamente “pulite”, mentre la Kölsch mantiene un’elegantissima sfumatura fruttata che la rende unica.
Profilo aromatico della Kölsch
In una Kölsch ben fatta possiamo trovare:
- note fruttate leggere (mela, pera, uva bianca),
- una delicata presenza del malto Pils,
- un finale secco e leggermente minerale,
- un amaro gentile e preciso dato dai luppoli nobili tedeschi.
È uno stile perfetto per la bevuta quotidiana: semplice, pulito, impeccabile.
La tradizione del servizio: lo “Stange”
Una Kölsch tradizionale viene servita nel famoso bicchiere cilindrico da 20 cl chiamato Stange. Nei pub di Colonia, i camerieri continuano a portare birre finché il cliente non mette il sottobicchiere sopra il bicchiere per dire “stop”.
La Kölsch nella birra artigianale moderna
Molti birrifici artigianali interpretano questo stile come alternativa più espressiva alle Lager, senza però poter usare il nome Kölsch. Fuori da Colonia, infatti, si devono usare diciture come Kölsch-style o German-style Ale.
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