IPA: L'Esplosione del Luppolo che ha ridefinito la Birra Artigianale .
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IPA: L'Esplosione del Luppolo che ha ridefinito la Birra Artigianale .... e il nostro birrificio

Cono di luppolo spremuta in una IPA

🚀 IPA: L'Esplosione del Luppolo

Se c'è uno stile che incarna lo spirito della rivoluzione craft, quella è la IPA (India Pale Ale). Questa non è una semplice birra: è un viaggio di sapori, una storia secolare e, per noi del Birrificio Granda, una tela su cui esprimere la creatività italiana. Scopri perché le IPA sono le regine indiscusso del luppolo!

🗺️ Storia e Rivoluzione: Dalla Gran Bretagna ai birrifici Artigianali

La leggenda delle IPA affonda le radici nell'Impero Inglese. Per far viaggiare la birra indenne fino alle colonie in India, si rendeva necessario un ingrediente segreto: il luppolo. L'aumento massiccio di luppolo (un eccellente conservante naturale) e del grado alcolico diede vita a una birra più intensa e aromatica, capace di affrontare i lunghi viaggi.

Poi, per un po’, silenzio.

Fino a quando negli Stati Uniti, negli anni ’80 e ’90, la rivoluzione della birra artigianale prese il luppolo e lo trasformò in un manifesto. Nacque una nuova era: produttori indipendenti, piccoli birrifici, profumi tropicali e agrumati, sperimentazione senza freni. Da lì è iniziato tutto: l’IPA moderna come la conosciamo oggi.

🔬 La Galassia delle IPA: Non C'è Solo l'Amarezza Estrema

Il successo di questo stile ha generato una proliferazione di sotto-stili, ciascuno con la sua identità e il suo modo di interpretare il luppolo. Questa è la prova della dinamicità della birra artigianale moderna:

  • APA (American Pale Ale): L'antenata. Una birra con un carattere luppolato più contenuto, una nota maltata caratterizzante e una bevuta che ne è il tratto distintivo
  • Black IPA (o Cascadian Dark Ale): Sorprendente unione di malti scuri e luppoli potenti. In pratica una Stout in cui il gusto e l'aroma tostati e "roasted" vengono tenuti sottotono e l'aggiunta di una grande luppolatura crea un aroma fruttato in contrasto con la parte maltata. Una birra tutto sommato difficile da bere, ma molto affascinante.
  • White IPA: una IPA costruita sulla base della ricetta delle Blanche. La perfetta antitesi della Black IPA. Dove quest'ultima è spigolosa, molto amara e ricca di contrasto, le White IPA sono morbide, vellutate e setose
  • Rye IPA: in questo caso è la segale a essere protoganista della ricetta, tra i cereali. Il carattere pepato di questo cereale rende le Rye IPA uniche e riconoscibili. 
  • Double IPA (DIPA) / Triple IPA: Versione extra-strong, massimo impatto di luppolo. Queste IPA sono molto alcoliche, molto amare e molto profumate. Tutte le dimensioni di una IPA vengono amplificate e portate all'estremo. E' possibile trovare rappresentanti di questo stile con la definizione di Imperial IPA
  • Session IPA: è la versione opposta della Double IPA. In questo caso il grado alcolico è basso, anche sotto il 4%. Ma la resa aromatica è quella di una IPA a tutti gli effetti. Quindi la quantità di luppolo utilizzata non scende.
  • Cold IPA: Ibrido moderno, fermentato a basse temperature per una pulizia e croccantezza uniche. Qualcuno potrebbe definirle India Pale Lager (o IPL) e qualcun altro storcerebbe il naso a questo accostamento. In realtà quando gli stili proliferano i confini diventano sfumati e le classificazioni difficili
  • Sour IPA:  prova a immaginare una birra acida (appunto sour) con il profumo luppolato, fruttato e resinoso tipico delle IPA. E' uno stile veramente rinfrescante ma poco diffuso. Soprattutto in Italia è raro trovarne delle interpretazioni.
  • Double Dry Hop IPA (DDH IPA): da non confondere con le Double IPA. In questo caso è il luppolo a essere utilizzato in due (o anche di più) aggiunte in dry hop. Mentre la gradazione alcolica non ne è influita. Esistono Double Dry Hop IPA in ogni categoria di alcol. Session IPA, Double IPA, ecc...
  • NEIPA (o New England IPA): in questo stile originario del New England la generosa luppolatura è abbinata all'uso di lieviti particolari, capaci di produrre esteri, ossia sostanze profumate, durante la fermentazione. Ma non solo, Questi stessi lieviti possono metabolizzare le molecole dei luppoli con quelle che vengono definiti biotrasformazioni, e generando in questo modo altre sostanze profumate. Infine, l'utilizzo di cereali ricchi di proteine dona a queste birre un caratteristico aspetto velato.
  • West Coast IPA: è stata la rivincita sulle Neipa. Tanto torbide loro quanto limpide le West Coast IPA. Tanto morbide le Neipa quanto amare queste ultime.

Esisterebbero ancora altri sotto stili di IPA, ma per ora è sufficiente così.

Le IPA del nostro birrificio: italiane, piemontesi

Granda è un birrificio in Piemonte, ai piedi delle Alpi Cuneesi.

Amiamo le IPA e le grandi luppolature ma le interpretiamo a modo nostro. Non ci interessa solo l’impatto esplosivo del luppolo. Puntiamo alla ricerca delle combinazioni migliori tra i luppoli che proviamo, per trovare l'equilibrio perfetto.

Uniamo l’esperienza brassicola internazionale, che abbiamo accumulato in decine di collaborazioni con i birrifici più importanti d'Europa con la sensibilità tutta italiana per profumi, aromi e abbinamenti.

Perché, diciamolo chiaramente: siamo italiani.
La nostra cultura enogastronomica ci insegna a riconoscere le sfumature, a valorizzare gli ingredienti, a cercare sempre il punto di armonia. Vale per il vino, vale per la cucina, e ovviamente vale per la birra artigianale.

Le nostre IPA nascono così: dal piacere di esplorare nuovi luppoli, di giocare con le loro note fruttate, resinose o agrumate, ma senza perdere mai di vista ciò che rende una birra davvero memorabile — la bevibilità.


Birra, territorio e identità

Essere un birrificio piemontese ci dà un vantaggio enorme: viviamo in una terra che ha fatto dell’equilibrio aromatico e della qualità una vera e propria filosofia. Trasportiamo questa mentalità nelle nostre IPA, che uniscono l’intensità del luppolo alla pulizia del profilo aromatico e a una struttura pensata per valorizzare, non per coprire.

Che si tratti di una NEIPA morbida e succosa, di una DDH profumata o di una West Coast più secca e resinosa, il nostro approccio resta sempre lo stesso: creare una birra che parli il linguaggio del luppolo, ma con un accento italiano.

Le IPA nella storia di Granda

Fin dai primi anni del birrificio, le IPA hanno costituito per noi uno degli stili più importanti.

Non dimenticheremo mai la nostra prima birra luppolata. Si chiamava Missis IPA e ci avvicinò al mondo delle birre in stile americano. Fu un grande successo seguito dopo breve tempo dalla Xtra IPA, una IPA dalla gradazione e dalla luppolatura ancora più intensa, e poi dalla Black Hop Sun: una Black IPA.

E proprio la Black Hop Sun è stata la nostra prima birra a ricevere un premio internazionale, nel 2016: miglior Black IPA del mondo secondo il Beer World Award.

Ma non era finita.

Fu poi la volta della Sirena, la nostra White IPA di quegli anni di crescita esponenziale.

Arrivarono negli anni successivi l'Alternative IPA (la prima IPA con le pesche), la Double Trouble (una IPA con doppio Dry Hop) e l'ultima birra di quel periodo: la Hop slave. Double IPA.

A quel  punto il birrificio decise di rivedere profondamente i processi produttivi e le birre cambiarono così tanto da farci decidere di cambiarne anche i nomi.

E così la Missis IPA divenne la Keios, la nostra IPA ancora oggi più venduta.

La Sirena divenne Reveille, una modern IPA.

La Xtra IPA si trasformò in Looking Glass, ossia una West Coast IPA.

Ma dopo 5 anni anche queste furono dismesse e nacque la nuovissima Xtra 2.0. Una Hazy Double Dry Hop IPA con la maggiore quantità di luppolo che avessimo mai utilizzato.

La Hop slave divenne la No Mask, sempre Double IPA. 

La Black Hop Sun divenne la Regeneration, che continua ad essere la nostra Black IPA.

Nacque poi da zero la Original Graphic Novel. Un progetto incredibile in cui raccontavamo la storia dei personaggi delle nostre etichette tramite un fumetto che compariva sulle etichette della birra. Ma soprattutto fu la nostra prima Session IPA.

Solo due eccezioni a questo profluvio di nuove birre e trasformazioni: la Alternative IPA divenne semplicemente Alternative mentre la Double Trouble uscì semplicemente di produzione.